Questa e' l'ultima promessa della medicina rigenerativa, che e' stata al centro del convegno "Terapie cellulari in neurologia: Msc e Sclerosi multipla' organizzato dall'Azienda ospedaliera 'Ospedali Riuniti Villa Sofia - Cervello" e dalla Fondazione "Franco e Piera Cutino".

L'incontro, che si e' svolto al Cervello alla presenza, tra gli altri, di Salvatore Di Rosa (direttore generale dell'Azienda ospedaliera); Antonio Uccelli (professore di Clinica neurologica, Universita' degli studi di Genova) e Aurelio Maggio (direttore del dipartimento di Ematologia ed Oncologia dell'Azienda), e' stato l'occasione per illustrare i recenti studi sulle potenzialita' terapeutiche delle cellule staminali mesenchimali (Msc) nella ricerca sulle malattie neurologiche ed in particolare sulla sclerosi multipla (Sm).
Le cellule mesenchimali vengono raccolte dalla placenta, dal sangue cordonale, dal fluido celomatico, dal midollo osseo e dal tessuto adiposo senza alcun danno per l'embrione, il donatore o il nascituro. Per Uccelli, che sulla scorta di studi sui topi ha avviato una sperimentazione sull'uomo, 'le cellule mesenchimali derivanti dal midollo osseo umano e dal tessuto adiposo umano sono un' importante sorgente di cellule progenitrici per la terapia cellulare. In tal senso, le malattie neurologiche, e in particolare la sclerosi multipla, costituiscono uno dei piu' intensi campi di ricerca sulle potenzialita' terapeutiche delle cellule mesenchimali'.

Fonte: Aduc

 

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