La gravidanza è un’esperienza unica nella vita di una donna, da vivere il più possibile con serenità e gioia. Purtroppo però in quest’ultimo periodo i dubbi e le domande che si fanno le mamme sono sempre più incentrati sul Coronavirus (COVID-19).

Cerchiamo di fare un po' di chiarezza e prevenzione insieme:

1. Sono una donna in dolce attesa: come mi comporto per evitare di contrarre l’infezione da Coronavirus?

Bisogna adottare alcune normali azioni preventive per ridurre il rischio di infezione, come lavarsi spesso le mani con saponi e gel a base alcolica ed evitare contatti con persone malate. Cercare di stare in casa, un ambiente sicuro, più tempo possibile e nel caso in cui si dovesse uscire usare sempre la mascherina ed eventualmente dei guanti.

2. La gravidanza è un fattore di rischio maggiore per contrarre l’infezione?

Al momento non si hanno informazioni circa la suscettibilità delle donne in gravidanza alla patologia da nuovo Coronavirus SARS-CoV-2.

Però bisogna prestare più attenzione perchè “Le donne in gravidanza sono considerate una popolazione a rischio per le infezioni respiratorie virali e l’influenza stagionale” secondo il ministero della salute ma è ance vero che “le donne in dolce attesa hanno un sistema immunitario rafforzato” come afferma Enrico Ferrazzi professore ordinario di ginecologia ed ostetricia de La Statale di Milano e direttore della clinica ostetrica del padiglione Mangiagalli del Policlinico milanese.

3. Sono incinta e ho già una patologia pregressa, sono molto a rischio?

Le donne con patologie come diabete gestazionale, obesità o ipertensione devono prestare più attenzione alle azioni di prevenzione però, ad oggi, non ci sono casi noti

4. Sintomi da coronavirus

I sintomi più comuni di sono febbre, stanchezza e tosse secca. Alcuni pazienti possono presentare indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, mal di gola o diarrea. Questi sintomi sono generalmente lievi e iniziano gradualmente. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.

Però alcune persone si infettano ma non sviluppano alcun sintomo, risultano essere asintomatiche. Generalmente i sintomi sono lievi, soprattutto nei bambini e nei giovani adulti, e a inizio lento. Circa 1 su 5 persone con COVID-19 si ammala gravemente e presenta difficoltà respiratorie.

5. Ci sono casi di donne incinta che hanno contratto l’infezione da coronavirus?

Si, ci sono stati casi di donne incinte con Coronavirus. La moglie del paziente numero 1, di Codogno, ha contratto l’infezione allottavo mese di gravidanza ma per fortuna è stata dimessa, intanto, dall'ospedale Sacco di Milano. La donna sta bene e anche la bambina che porta in grembo

Interessante sapere che la Regione Lombardia ha predisposto una rete di 6 hub per la gravidanza di Covid positive. La clinica Mangiagalli a Milano è il centro che coordina tutta la gestione delle donne incinte COVID-19 positive in tutta la Lombardia. In questo ospedale ci sono dei percorsi separati per le donne che purtroppo sono state infettate dal COVID-19 o sospette e quelle che arrivano al pronto soccorso sane. Inoltre hanno istituito una sala parto appositamente per le donne con il Coronavirus. I medici dell’ospedale Mangiagalli sottolineano che il parto naturale è la migliore opzione in qualunque caso.

6 Ho alcuni sintomi che non so se sono causati da coronavirus, cosa faccio?

Purtroppo non si può fare un tampone privatamente per capire subito se i sintomi sono causati da coronavirus o da influenza stagionale.

Nel caso in cui ci siano dei sintomi bisogna sorvegliare la situazione, cercare di avere meno contatti con le persone, anche familiari e poi avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta e l’operatore di Sanità Pubblica.

7.Se prendo il coronavirus mentre sono incinta, posso trasmetterlo a mio figlio?

Non è noto se avvenga la trasmissione verticale, cioè dalla madre al feto, del SARS-CoV-2. Dai primi 19 casi di donne in gravidanza e neonati nati da madri con sintomatologia clinica da COVID-19 descritti in letteratura, sappiamo che il virus non è stato rilevato nel liquido amniotico o nel sangue neonatale prelevato da cordone ombelicale. Attualmente non esistono pertanto evidenze a supporto di una trasmissione verticale del virus SARS-COV-2

8. Sono positiva all’infezione di coronavirus, posso eseguire esami come amniocentesi e villocentesi? Ci sono rischi?

Purtroppo le procedure di amniocentesi e villocentesi non si possono eseguire.

In qualunque situazione di sintomi parainfluenzali, indipendentemente dal coronavirus, queste analisi si posticipano fino alla guarigione.

9. Ho paura di contrarre il virus, è meglio un parto naturale o un parto cesareo?

Allo stato attuale delle conoscenze e qualora non sussistano specifiche indicazioni cliniche materne o fetali, per le donne con sospetta infezione da SARS-CoV-2 o affette da COVID-19 non sembra opportuno ricorrere al taglio cesareo, rimanendo valide le indicazioni correnti all’espletamento del parto per via vaginale o chirurgica.

10. Sono alla prima gravidanza, non posso più frequentare il corso preparto, che cosa devo fare?

Purtroppo in queste settimane sono stati sospesi i corsi preparto per le future mamme e questo ovviamente preoccupa soprattutto coloro le quali sono alla prima gravidanza.

Per fortuna molti ospedali stanno caricando sui loro siti online delle lezioni ad hoc per poter supportare nel miglior modo le mamme

11. Ho partorito ma non so se ho il coronavirus, posso allattare?

Si, si può avviare l’allattamento al seno.

Il virus responsabile della COVID-19 non è stato rilevato nel latte materno raccolto dopo la prima poppata (colostro) delle donne affette; in almeno un caso sono stati invece rilevati anticorpi anti SARS-CoV.

12. Ho il raffreddore, sto allattando, come posso fare per proteggere mio figlio?

Per ridurre il rischio di trasmissione al bambino/a, si raccomanda l’adozione delle procedure preventive come l’igiene delle mani e l’uso della mascherina durante la poppata, secondo le raccomandazioni del Ministero della Salute.

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